Il Guardasigilli Orlando ribadisce la trita ed ingiusta solfa secondo cui gli avvocati sarebbero troppi e perciò divengono causa di inefficienza della giustizia italiana [Armando Argano - 24-4-2014]

Nell’audizione tenutasi ieri innanzi alla Commissione Giustizia del Senato, il Ministro della Giustizia Orlando ha nuovamente affermato che “Una delle cause dell’inefficienza della giustizia italiana è infatti costituita da un rapporto tra il numero degli avvocati e il numero degli abitanti molto più elevato rispetto a quello presente negli altri paesi europei. In particolare in Italia sono presenti 349,6 avvocati per 100.000 abitanti, mentre in Francia, rispetto al predetto numero di abitanti, sono presenti 79,6 avvocati e in Germania 190,4 (dati Cepej 2012)“.

Affermazione non motivata che, peraltro, si collega ad un trend in auge da qualche anno, secondo cui sarebbero gli avvocati, per i propri interessi, ad alimentare artificialmente la crescita del contenzioso giudiziale civile ed amministrativo.

Ovvio che situazioni patologiche esistano in ogni ambito di attività, ma da avvocato rivendico – e sono certo che praticamente tutti sono in grado di fare altrettanto – di non avere mai, dico mai, indotto un cliente ad una azione giudiziaria che non fosse assolutamente coerente con il suo effettivo interesse.

D’altra parte, se fossimo pochi come in Germania, o pochissimi come in Francia, allora saremmo attaccati ugualmente perchè costituenti una casta elitaria e privilegiata.

Insomma, Avvocato: qualunque cosa dici o fai “verrà usata contro di te”…..
(Cfr. i miei quattro precedenti interventi: (1) <“Piove: avvocato ladro”, ma oramai è solo una moda piuttosto insulsa>; (2) <Ci risiamo: gli avvocati sono un freno allo sviluppo anche per il Fondo Monetario Internazionale. Giudizio imparziale o ennesima mossa nella guerra all’Avvocatura?>; (3) <Inaugurazione dell’anno giudiziario 2014: il Guardasigilli Cancellieri e il rapporto Doing Business>; (4) <Anche un grande giornalista dimentica (?) la Costituzione>).

[Armando Argano – 24 aprile 2014)

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