Anche un grande giornalista dimentica (?) la Costituzione [di Armando Argano - 2-12-2014]

Chi scrive ha quasi sempre apprezzato molto il lavoro del notissimo giornalista Marco Travaglio, ma da un pò di tempo a questa parte il populismo gli sta evidentemente prendendo la mano, e così l’Organismo Unitario dell’Avvocatura ha, giustamente, rilasciato un furente comunicato stampa per alcune affermazioni contenute in un suo articolo del 29 dicembre 2013 (cfr. http://www.oua.it/Documenti/Comunicato%20stampa%202.1.2013.pdf).

Nello scritto Travaglio afferma che “specie nei processi di corruzione e criminalità finanziaria…“, “…spesso il difensore rappresenta non solo il singolo, ma l’intera organizzazione criminale”, affermando inoltre che consentire il colloquio con l’avvocato equivarrebbe a permettere di “formattare l’arrestato per dettargli le cose da dire e da non dire”.

Invero nell’articolo incriminato si legge anche di più, e cioè: “…niente più limiti al colloquio nei primi cinque giorni fra l’arrestato e il difensore (salvo per mafia e terrorismo). È una norma di elementare buonsenso per evitare che l’arrestato, prima dell’interrogatorio, venga istruito a tacere o a mentire secondo un copione prestabilito. Ora invece sarà un gioco da ragazzi per l’avvocato “formattare” l’arrestato per dettargli le cose da dire e quelle da non dire, i complici da inguaiare e i mandanti da salvare, specie nei processi di corruzione e criminalità finanziaria, dove spesso il difensore rappresenta non solo il singolo, ma l’intera organizzazione criminale” (i grassetti sono de Il Fatto Quotidiano on line, consultabile alla url: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/29/riforma-della-giustizia-liberi-tutti/827185/).

Dunque occorre prendere atto che anche il per altri versi ottimo Travaglio si accoda definitivamente a due trend tra loro strettamente connessi e assai di moda in quest’epoca confusa:

  1. cavalcare l’onda forcaiola del popolo arrabbiato con tutto e con tutti (magari non sempre a torto);
  2. attaccare l’avvocatura perchè, difendendo i criminali, ne diviene complice.

In tale prospettazione, non solo chiunque sia arrestato diviene immediatamente colpevole (e la presunzione di innocenza sino a condanna?), ma neppure ha diritto a consultarsi con un difensore (e il diritto di difesa?).
La nostra Carta Costituzionale sarà pure, da ultimo, un pò a brandelli, ma Travaglio così propugna addirittura l’abbattimento di due colonne portanti della civiltà moderna per le quali tanti si sono sacrificati.
Chissà cosa ne pensano persone come Enzo Tortora o Daniele Barillà, ovvero i molti altri che hanno subito l’onta dell’errore giudiziario?

[Armando Argano - 2 gennaio 2014]

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