“La chirurgia d’urgenza italiana tra presente e futuro” – Convegno 21-23 maggio 2015 della Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma

Il 22 maggio 2015 l’Avv. Armando Argano sarà tra i relatori della tavola rotonda sul tema “La gestione dell’emergenza-urgenza chirurgica oggi: le ricadute della crisi su risorse, strutture e personale e l’ambito delle responsabilità“, che si terrà nell’ambito del convegno … Continua a leggere

Non ha diritto all’assegno divorzile il coniuge che forma una famiglia di fatto, poichè il nuovo progetto di vita rescinde ogni connessione con il tenore goduto nel precedente matrimonio [ Cassazione Civile, Sez. I, 3 aprile 2015 n. 6855]

Nel giudizio di cessazione degli effetti civili del matrimonio può essere negata l’attribuzione dell’assegno divorzile all’ex-coniuge, nel caso in cui abbia nel frattempo formato una vera e propria famiglia di fatto (e ciò anche laddove questa si sia successivamente sciolta), … Continua a leggere

L’Azienda Sanitaria Locale risponde ai sensi dell’art. 1228 cod. civ. del fatto dannoso del suo ausiliario medico convenzionato, mentre questi risponde in proprio a titolo di responsabilità da contatto sociale [Cassazione Civile, Sez. III, 27 marzo 2015 n. 6243]

L’Azienda Sanitaria Locale è responsabile civilmente, ai sensi dell’art. 1228 cod. civ., del fatto illecito che il medico, con essa convenzionato per l’assistenza medico-generica, abbia commesso in esecuzione della prestazione curativa, ove resa nei limiti in cui la stessa è … Continua a leggere

Nel giudizio di riparazione dell’ingiusta detenzione, che presenta connotazioni di natura civilistica, il vaglio delle circostanze di fatto idonee ad integrare il dolo o la colpa grave deve essere operato, anche sulla base degli atti delle indagini preliminari, con giudizio ex ante e sulla base dell’idoneità della condotta dell’indagato a porsi come presupposto della privazione della libertà [Cassazione Penale, Sez. IV, 20 marzo 2015 n. 11841]

Il giudizio di riparazione dell’ingiusta detenzione presenta connotazioni di natura civilistica e quindi, nel suo ambito, non operano automaticamente i divieti previsti per la fase penale dibattimentale, ivi compreso il divieto di utilizzo degli atti delle indagini, i quali possono … Continua a leggere

Il difensore della persona offesa non è legittimato a proporre istanza di remissione in termini ai fini della costituzione di parte civile [Cassazione Penale, Sez. V, 10 marzo 2015 n. 10111]

L’istanza di restituzione in termini di cui all’art. 175 c.p.p., essendo istituto riservato alle parti del processo, non è proponibile in dibattimento dalla persona offesa, che parte non è (nella specie è stata censurata la decisione del giudice del merito … Continua a leggere

Il danno catastrofale dipende unicamente dalla sofferenza che la vittima può percepire dell’avvicinarsi del momento terminale, mentre la durata di tale sofferenza incide solo sulla misura del risarcimento. Il risarcimento del danno non patrimoniale da perdita del congiunto è da ritenenersi comprensivo di ogni pregiudizio che non abbia carattere patrimoniale [Cassazione Civile, Sez. III, Sent., 24 marzo 2015 n. 5866]

Ciò che rileva per la sussistenza del danno cd. catastrofale, quale scaturente dalla percezione che la vittima può avere dell’inesorabile avvicinamento della morte, è l’effettiva esistenza dello sconvolgimento psichico patito da chi si trovi a cogliere – anche per un … Continua a leggere

Danno erariale indiretto e responsabilità amministrativa del sanitario innanzi alla Corte dei Conti [Sezione giurisdizionale Lombardia, 18 marzo 2015 n. 40]

La condotta gravemente colposa dei dipendenti della struttura sanitaria e del medico per il c.d. contatto sociale (o d’opera) può costituire ipotesi di responsabilità amministrativa laddove sussistano rapporto di servizio, elemento soggettivo della colpa grave, nesso di causalità tra la … Continua a leggere

Regola di giudizio per la corretta valutazione eziologica del ritardo fatale da emotrasfusione e responsabilità dei medici e degli infermieri [Cassazione Penale, Sez. IV, 17-3-2015 n. 11193].

Laddove il giudice penale di secondo grado, in vicenda integrante fattispecie di reato, non sorregga con adeguata motivazione nè l’enunciato che sia cruciale per la sorte del processo, nè la confutazione della difforme giudizio espresso dal giudice di primo grado, … Continua a leggere