Riforma della giustizia civile: le linee guida del Ministero della Giustizia apparse oggi nel sito istituzionale. [Armando Argano - 3 luglio 2014]

Il Ministero della Giustizia ha pubblicato nel proprio sito web la scheda riassuntiva (che potete scaricare qui sotto) delle linee guida per la riforma della giustizia civile presentata dal Premier Renzi nel Consiglio dei Ministri dell’altri ieri 30 giugno 2014.
Alcuni interventi sono molto interessanti, ma in sintesi si punta – per lo più irrealisticamente – alla drastica riduzione dei tempi delle cause mediante:

  1. informatizzazione totale del processo e promulgazione di un vero e proprio codice del processo civile telematico;
  2. il processo civile verrà in generale semplificato, imponendo tecniche di redazione sintetica degli atti; rimodulazione e riducendo i tempi processuali, limitando maggiormente le impugnazioni strumentali e le nuove allegazioni; revisionando il giudizio camerale in Cassazione, ponendo sbarramenti temporali alla eccepibilità delle questioni di giurisdizione e di competenza;
  3. preventiva procedura di conciliazione gestita dagli avvocati delle parti, il cui eventuale accordo costituisce poi titolo esecutivo;
  4. separazioni e divorzi consensuali innanzi all’Ufficiale dello stato civile, a condizione che non abbiano figli minori nè figli maggiorenni portatori di handicap grave, né figli maggiorenni economicamente non autosufficienti;
  5. introduzione della regola generale dell’accollo delle spese di lite in capo al soccombente;
  6. l’avvocato potrà raccogliere fuori dal processo le dichiarazione delle persone informate dei fatti della causa e depositare al giudice il documento contenente tali dichiarazioni; potrà poi il giudice valutare la necessità di disporre la convocazione delle persone sentite dall’avvocato;
  7. escussione dei testimoni anche a mezzo di videoconferenza;
  8. il giudice potrà adattare le regole del processo alla eventuale semplicità della lite;
  9. verrà introdotto un elevato tasso legale di interessi per il ritardato pagamento, in misura almeno pari a quelli di mercato;
  10. le cause arretrate potranno essere trasferite innanzi all’arbitro su accordo delle parti;
  11. per il processo esecutivo verranno introdotte misure che agevoleranno creditori e ufficiali giudiziari nell’individuazione dei beni del debitore;
  12. si attribuirà al creditore che promuove il processo di esecuzione il compito di predisporre un file dal quale la cancelleria può estrarre automaticamente i dati da inserire nel registro;
  13. nelle esecuzioni e nelle procedure concorsuali il giudice avrà maggiori strumenti di controllo.

[Armando Argano - 3 luglio 2014]

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