Il medico risponde a titolo di colpa per le lesioni subite dal paziente a seguito di intervento chirurgico effettuato senza la dovuta acquisizione del consenso informato (salvo che l’omissione non sia concausa dell’evento) [Cass. pen. Sez. V, 21-04-2016, n. 16678]

L’obbligo d’acquisizione del consenso informato alla somministrazione del trattamento sanitario non costituisce una regola cautelare, trattandosi, viceversa, di obbligo imposto per consentire la partecipazione libera e consapevole del paziente al programma terapeutico che lo riguarda, sicchè la sua inosservanza da … Continua a leggere

In tema di consenso informato, il medico che abbia agito nel rispetto delle leges artis non risponde del reato di lesioni gravissime per il solo fatto di avere fornito una informazione non adeguata al livello del rischio [Cassazione Penale, Sez. V, 21 aprile 2016, n. 16678]

Laddove il medico agisca con legittima finalità terapeutica e, nonostante i suoi sforzi, sopravvenga la malattia, questa non gli può essere imputata solo in ragione della cattiva informazione in precedenza fornita al paziente perchè – pur essendo la lesione conseguenza … Continua a leggere

Nel processo penale è onere del medico allegare le linee guida cui sostiene di essersi attenuto per mettere il Giudice in condizione di valutare la conformità ad esse della sua condotta ai fini dell’accertamento della colpa [Cassazione Penale, sez. IV, 9 ottobre 2015 n. 40708].

Il medico imputato di lesioni personali gravissime non può limitarsi a meramente enunciare l’avvenuto rispetto delle regole di diligenza e dei protocolli ufficiali, ma deve necessariamente produrre le linee guida cui sostiene di essersi conformato, atteso che, in difetto, non … Continua a leggere

L’accertamento della colpa nella responsabilità medica: la certezza oltre ogni ragionevole dubbio sul fatto precede il giudizio controfattuale per l’accertamento del nesso di causalità [Corte di Cassazione, sez. IV, 6 agosto 2015 n. 34296/15]

In tema di nesso di causalità, l’accertamento oltre ogni ragionevole dubbio di ciò che è effettivamente accaduto (cd. giudizio esplicativo) è logicamente preliminare al giudizio controfattuale (cd. giudizio predittivo), imponendo quest’ultimo di accertare se l’evento non si sarebbe verificato ove … Continua a leggere

“Simposio sulla responsabilità professionale nell’assistenza al paziente traumatizzato” – 29 ottobre 2015 – Master in trattamento pre-ospedaliero e intra-ospedaliero del politrauma (Università di Roma Sapienza – Policlinico Umberto I di Roma)

Il 29 ottobre 2015 l’Avv. Armando Argano sarà tra i relatori del “Simposio sulla responsabilità professionale nell’assistenza al paziente traumatizzato“, organizzato dalla Università di Roma Sapienza e dal Policlinico Umberto I di Roma nell’ambito del “Master in trattamento pre-ospedaliero e … Continua a leggere

Il consenso informato deve sempre essere dato espressamente e non può mai essere solo presunto o tacito (salvo lo stato di necessità), ma, di converso, il medico può fornire la prova presuntiva del consenso espresso [Cassazione Civile, sezione 3^, 29 settembre 2015 n. 19212]

Il consenso libero e informato, con cui viene garantita la libertà dell’individuo nello scegliere tra le diverse possibilità di trattamento medico o anche di rifiutarle, non può mai essere presunto o tacito (salvo che ricorra uno stato di necessità), ma … Continua a leggere

Responsabilità dell’equipe medica: in virtù della sua posizione di garanzia, il primario non risponde della propria condotta colposa solo nel caso in cui si verifichi l’interruzione del nesso causale per effetto dell’altrui condotta che abbia introdotto un rischio nuovo o comunque radicalmente esorbitante rispetto a quelli che il garante è chiamato a governare [Cassazione Penale, Sez. 4^, 28 luglio 2015 n. 33329].

Il principio dell’affidamento nell’altrui competenza specialistica tendenzialmente non opera a favore del responsabile del gruppo di lavoro medico, essendo egli normalmente investito di posizione di garanzia alla stregua della quale deve dirigere e coordinare l’attività degli altri terapeuti, cedendo parte … Continua a leggere

Emotrasfusione: nel caso di epatite contratta prima della Legge 238/1997, il termine triennale di decadenza per la domanda d’indennizzo decorre dal 28 luglio 1997, data di entrata in vigore della nuova disciplina [Cassazione Civile, Sezioni Unite, 22 luglio 2015 n. 15352].

In base al disposto dell’art. 252 disp. att. c.p.c., avente valore di regola generale, il termine triennale di decadenza per il conseguimento della prestazione indennitaria per epatite post-trasfusionale, contratta in epoca antecedente all’entrata in vigore della legge 25 luglio 1997 … Continua a leggere

La complicanza non salva il medico dalla responsabilità professionale, ma chi domanda il risarcimento ha l’onere di descrivere concretamente i pregiudizi di cui chiede risarcimento a pena di inammissibilità della domanda [Corte di Cassazione, Sezione III civile, 30 giugno 2015 n. 13328]

Quale che sia stato il suo apporto causale all’evento dannoso, il medico ne risponde per l’intero ai sensi dell’art. 2055 cod. civ., salvo il regresso nei confronti di chi ne sia correponsabile, mentre se la sua opera ha concorso con … Continua a leggere