E’ reato di pericolo presunto l’assunzione di sostanze dopanti ex art. 9 comma 1 Legge 376/2000, ma non può essere ritenuto sussistente sulla sola base della manifestazione dell’intento di farne uso, che da solo non consente di superare la soglia del ragionevole dubbio [Cassazione Penale, Sez. III, 19 aprile 2016 n. 16066].

Il delitto di assunzione di sostanze dopanti cui all’art. 9 comma 1 Legge 376/2000, pur essendo reato di pericolo presunto, non può essere ritenuto sussistente sulla sola base della – ancorchè chiara – manifestazione dell’intento, ma, per superare la soglia … Continua a leggere

Per la consumazione del delitto di violenza sessuale è sempre indispensabile il contatto corporeo, anche se questo non si realizza solo per la strenua resistenza della vittima [Cassazione Penale, Sez. III, 28 aprile 2016 n. 17414].

Non si consuma il delitto di violenza sessuale di cui all’art. 609-bis c.p., ricorrendo invece l’ipotesi del tentativo punibile ex art. 56 c.p., quante volte la condotta dell’agente non conduca ad un contatto tra o con parti intime, atteso che … Continua a leggere

L’acquisto di sostanze “dopanti” vietate, al fine di incrementare la massa muscolare, costituisce ricettazione anche nel caso di uso strettamente personale [Cassazione Penale, Sez. II, 14 aprile 2016 n. 15680].

Risponde del delitto di ricettazione ex art. 648 c.p. chiunque acquisti o riceva farmaci e sostanze dopanti provento del delitto di cui all’ art. 9 comma 7 Legge 376/2000, anche se per soli fini edonistici personali, poichè l’elemento del profitto, … Continua a leggere

Deposito a mezzo p.e.c. di atti defensionali penali: varato il protocollo d’intesa per il Tribunale di Roma. Uno sforzo progressista là dove il legislatore langue [Armando Argano - 4 febbraio 2016]

Con il protocollo d’intesa stipulato il 18 dicembre 2015 dal Presidente del Tribunale di Roma, dall’Ordine degli Avvocati di Roma, dalla Camera Penale di Roma e dall’A.N.F. di Roma, viene utilmente consentita ai difensori la possibilità di trasmettere a mezzo … Continua a leggere

Bancarotta da reato societario anche con il nuovo art. 2621 c.c. essendo ingannevole la mancata svalutazione di rilevanti crediti in concreto non recuperabili [Cassazione Penale, Sez. V, 12 gennaio 2016 n. 890]

Integra il reato di bancarotta fraudolenta impropria “da reato societario”, anche in base alla nuova formulazione dell’art. 2621 cod. civ., introdotta dalla L. 27 maggio 2015, n. 69, la omessa svalutazione dei crediti in sofferenza, nella specie pari al 62% … Continua a leggere

Nel processo penale è onere del medico allegare le linee guida cui sostiene di essersi attenuto per mettere il Giudice in condizione di valutare la conformità ad esse della sua condotta ai fini dell’accertamento della colpa [Cassazione Penale, sez. IV, 9 ottobre 2015 n. 40708].

Il medico imputato di lesioni personali gravissime non può limitarsi a meramente enunciare l’avvenuto rispetto delle regole di diligenza e dei protocolli ufficiali, ma deve necessariamente produrre le linee guida cui sostiene di essersi conformato, atteso che, in difetto, non … Continua a leggere

“Simposio sulla responsabilità professionale nell’assistenza al paziente traumatizzato” – 29 ottobre 2015 – Master in trattamento pre-ospedaliero e intra-ospedaliero del politrauma (Università di Roma Sapienza – Policlinico Umberto I di Roma)

Il 29 ottobre 2015 l’Avv. Armando Argano sarà tra i relatori del “Simposio sulla responsabilità professionale nell’assistenza al paziente traumatizzato“, organizzato dalla Università di Roma Sapienza e dal Policlinico Umberto I di Roma nell’ambito del “Master in trattamento pre-ospedaliero e … Continua a leggere

Secondo la Corte di Cassazione (sez. V, 38944/2015) il difensore di fiducia revocato è obbligato a partecipare all’udienza successiva poichè la revoca non ha effetto fintanto che la parte non sia assistita da nuovo difensore e non sia decorso il termine a difesa di cui all’art. 108 c.p.p. [Armando Argano - 12 ottobre 2015]

La recente sentenza 24 settembre 2015 n. 38944 della quinta sezione della Cassazione, rischia di introdurre, sebbene indirettamente, un possibile illecito disciplinare per il difensore di fiducia che rinunci al mandato o che se lo veda revocare, laddove, stante la … Continua a leggere

Non commette favoreggiamento il medico che si limiti solo a curare un paziente che si trovi in situazione di illegalità, nè ha obbligo di referto se ciò esporrebbe il soggetto a procedimento penale [Cassazione Penale, Sez. VI, 21 settembre 2015 n. 38281]

Non integra favoreggiamento personale la prestazione di assistenza medica a favore di un latitante o di un indiziato di reato, resa da un sanitario consapevole della condizione d’illegalità in cui versa il paziente, a condizione che l’attività rimanga entro limiti … Continua a leggere