Nel giudizio di riparazione dell’ingiusta detenzione, che presenta connotazioni di natura civilistica, il vaglio delle circostanze di fatto idonee ad integrare il dolo o la colpa grave deve essere operato, anche sulla base degli atti delle indagini preliminari, con giudizio ex ante e sulla base dell’idoneità della condotta dell’indagato a porsi come presupposto della privazione della libertà [Cassazione Penale, Sez. IV, 20 marzo 2015 n. 11841]

Il giudizio di riparazione dell’ingiusta detenzione presenta connotazioni di natura civilistica e quindi, nel suo ambito, non operano automaticamente i divieti previsti per la fase penale dibattimentale, ivi compreso il divieto di utilizzo degli atti delle indagini, i quali possono … Continua a leggere

Il difensore della persona offesa non è legittimato a proporre istanza di remissione in termini ai fini della costituzione di parte civile [Cassazione Penale, Sez. V, 10 marzo 2015 n. 10111]

L’istanza di restituzione in termini di cui all’art. 175 c.p.p., essendo istituto riservato alle parti del processo, non è proponibile in dibattimento dalla persona offesa, che parte non è (nella specie è stata censurata la decisione del giudice del merito … Continua a leggere

Regola di giudizio per la corretta valutazione eziologica del ritardo fatale da emotrasfusione e responsabilità dei medici e degli infermieri [Cassazione Penale, Sez. IV, 17-3-2015 n. 11193].

Laddove il giudice penale di secondo grado, in vicenda integrante fattispecie di reato, non sorregga con adeguata motivazione nè l’enunciato che sia cruciale per la sorte del processo, nè la confutazione della difforme giudizio espresso dal giudice di primo grado, … Continua a leggere

Non risponde automaticamente di bancarotta documentale il responsabile del controllo interno di una società di intermediazione finanziaria che abbia omesso di vigilare sulle modalità di tenuta della contabilità [Cassazione Penale, Sez. V, 3 marzo 2015 n. 9266]

Il responsabile del controllo interno di una società di intermediazione finanziaria ha poteri ispettivi, svincolati da rapporti gerarchici, sull’attuazione delle procedure interne, quali previsti dall’art. 57 del regolamento attuativo del D.Lgs. n. 58 del 1998 adottato dalla Consob con delibera … Continua a leggere

L’amministratore di diritto risponde penalmente ex art. 40 comma cod. pen. della bancarotta fraudolenta per distrazione commessa dall’amministratore di fatto [Cassazione Penale, Sez. V, 5 febbraio 2015 n. 5590]

La sentenza dichiarativa di fallimento non costituisce condizione obiettiva di punibilità, nè costituisce evento del reato, integrando invece di questo una condizione di esistenza, ossia un elemento costitutivo della fattispecie criminosa che, nella bancarotta prefallimentare, segna il momento consumativo: pertanto, … Continua a leggere

Sulla cosiddetta “continuazione fallimentare”: il concorso materiale di bancarotta per distrazione e documentale [Cassazione Penale, Sez. V,. pen., Sez. V, 16 febbraio 2015 n. 6777]

Le diverse ipotesi di bancarotta mantengono la propria autonomia ontologica, diversi essendo gli interessi tutelati dalle norme incriminatrici e potendo così dare luogo ad un concorso di reati, unificati, ai soli fini sanzionatori, nel cumulo giuridico previsto dall’art. 219 comma … Continua a leggere

Anche nei processi per reati contro i minori la perizia non è di per sè prova decisiva e l’eventuale inosservanza della Carta di Noto non costituisce automatico motivo nè di nullità nè di inutilizzabilità della prova [Cassazione Penale, Sez. IV, 29-1-2015 n. 4352]

Nel processo penale la perizia non rientra nella categoria della “prova decisiva” ed il relativo provvedimento di diniego non è sanzionabile ai sensi dell’art. 606 c.p.p., comma 1, lett. d), in quanto costituisce il risultato di un giudizio di fatto … Continua a leggere

Il verbale di accertamento tributario dell’Agenzia delle Entrate non fa piena prova nel processo penale [Cass. pen. Sez. III, 17 febbraio 2015, n. 6823]

Il processo verbale della Agenzia delle Entrate quantifica l’evasione basandosi su parametri estranei e diversi rispetto al sistema probatorio penale, pertanto il giudice penale non può farne meramente proprie le risultanze (applicando presunzioni legali, sia pure di carattere relativo, o … Continua a leggere

Commette omissione di atti d’ufficio ex art. 328 comma 1 cod.pen. il medico responsabile che firma in ritardo le cartelle cliniche [Cass. Pen. 10 febbraio 2015 n. 6075]

La cartella clinica deve considerarsi sempre finalizzata a garantire la compiuta attuazione del diritto alla salute ed è pacificamente atto pubblico, della cui tempestiva formazione risponde il responsabile del reparto quale pubblico ufficiale, essendo è tenuto con la propria sottoscrizione … Continua a leggere