Il medico risponde a titolo di colpa per le lesioni subite dal paziente a seguito di intervento chirurgico effettuato senza la dovuta acquisizione del consenso informato (salvo che l’omissione non sia concausa dell’evento) [Cass. pen. Sez. V, 21-04-2016, n. 16678]

L’obbligo d’acquisizione del consenso informato alla somministrazione del trattamento sanitario non costituisce una regola cautelare, trattandosi, viceversa, di obbligo imposto per consentire la partecipazione libera e consapevole del paziente al programma terapeutico che lo riguarda, sicchè la sua inosservanza da … Continua a leggere

E’ reato di pericolo presunto l’assunzione di sostanze dopanti ex art. 9 comma 1 Legge 376/2000, ma non può essere ritenuto sussistente sulla sola base della manifestazione dell’intento di farne uso, che da solo non consente di superare la soglia del ragionevole dubbio [Cassazione Penale, Sez. III, 19 aprile 2016 n. 16066].

Il delitto di assunzione di sostanze dopanti cui all’art. 9 comma 1 Legge 376/2000, pur essendo reato di pericolo presunto, non può essere ritenuto sussistente sulla sola base della – ancorchè chiara – manifestazione dell’intento, ma, per superare la soglia … Continua a leggere

In tema di consenso informato, il medico che abbia agito nel rispetto delle leges artis non risponde del reato di lesioni gravissime per il solo fatto di avere fornito una informazione non adeguata al livello del rischio [Cassazione Penale, Sez. V, 21 aprile 2016, n. 16678]

Laddove il medico agisca con legittima finalità terapeutica e, nonostante i suoi sforzi, sopravvenga la malattia, questa non gli può essere imputata solo in ragione della cattiva informazione in precedenza fornita al paziente perchè – pur essendo la lesione conseguenza … Continua a leggere

Il medico sportivo condannato per fatti concernenti il doping può essere iscritto nel registro dei provvedimenti del Tribunale Antidoping del CONI ancorchè non tesserato con federazioni nazionali [T.A.R. Lazio Roma Sez. III quater, 20 aprile 2016 n. 4575]

E’ legittima, avendo natura meramente ricognitiva e non provvedimentale, l’iscrizione del medico specializzato in medicina dello sport, ancorchè non tesserato con alcuna federazione nazionale, nel registro dei provvedimenti assunti dal Tribunale Antidoping del C.O.N.I., che reca appunto l’elenco dei soggetti … Continua a leggere

Per la consumazione del delitto di violenza sessuale è sempre indispensabile il contatto corporeo, anche se questo non si realizza solo per la strenua resistenza della vittima [Cassazione Penale, Sez. III, 28 aprile 2016 n. 17414].

Non si consuma il delitto di violenza sessuale di cui all’art. 609-bis c.p., ricorrendo invece l’ipotesi del tentativo punibile ex art. 56 c.p., quante volte la condotta dell’agente non conduca ad un contatto tra o con parti intime, atteso che … Continua a leggere

La voce “esame e studio” della tariffa penale ex D.M. 585/1994 è applicabile solo agli incombenti ivi tassativamente previsti e non è estensibile analogicamente ad altre ipotesi [Cons. Stato, sez. 3^, 13 aprile 2016 n. 1467].

L’onorario “esame e studio” della tariffa penale di cui al D.M. 5 ottobre 1994 n. 585 è applicabile solo agli incombenti ivi tassativamente previsti e non è estensibile analogicamente ad altre attività defensionali [AA]. ——- REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO … Continua a leggere

L’acquisto di sostanze “dopanti” vietate, al fine di incrementare la massa muscolare, costituisce ricettazione anche nel caso di uso strettamente personale [Cassazione Penale, Sez. II, 14 aprile 2016 n. 15680].

Risponde del delitto di ricettazione ex art. 648 c.p. chiunque acquisti o riceva farmaci e sostanze dopanti provento del delitto di cui all’ art. 9 comma 7 Legge 376/2000, anche se per soli fini edonistici personali, poichè l’elemento del profitto, … Continua a leggere

I criteri generali per sapere quando il compenso richiesto dall’avvocato è manifestamente sproporzionato e costituisce illecito disciplinare [Armando Argano - 17 aprile 2016]

Nonostante l’impegno della giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense, è assai arduo individuare i criteri alla stregua dei quali stabilire se il compenso dell’avvocato possa ritenersi quantitativamente lecito, non risultando purtroppo ancora possibile avere parametri certi e dovendosi così fare ricorso … Continua a leggere

L’attività sciistica non implica per sua natura il contrasto fisico e perciò chi provoca lesioni non può giovarsi della scriminante speciale del rischio consentito [Cassazione Penale, Sezione IV, 11 aprile 2016 n. 14779].

Risponde del reato di cui all’art. 590 c.p.l’utilizzatore di una snowboard che investa un altro sciatore procurandogli lesioni, poichè all’attività dello sci non è applicabile la disciplina del rischio consentito, che può evocarsi solo nel caso di eventi lesivi cagionati … Continua a leggere

Presso la libreria Feltrinelli di Latina il nuovo incontro su “Ma le stelle non stanno a guardare”, il secondo libro di Andrea Stabile, ancora in collaborazione con Armando Argano.

L’Avv. Armando Argano ha collaborato con Andrea Stabile alla stesura del libro “Ma le stelle non stanno a guardare” (Pulp Edizioni, Latina), presentato il 16 dicembre 2015 presso il Circolo Cittadino di Latina e ora presso la libreria Feltrinelli di … Continua a leggere